VEDERE LA MUSICA
Percorso tra strumenti musicali interattivi e video musicali
19 febbraio - 16 marzo 2003 Milano
Il Settore Giovani del Comune di Milano e AIACE-Milano presentano la mostra interattiva “Vedere la musica” che propone un suggestivo percorso musicale tracciato da Giuseppe Zambon e Hairi Vogel sviluppato negli spazi dell’Openspace di via Marconi dal 19 febbraio al 16 marzo 2003.
“Metal detector” è il titolo dell’installazione interattiva creata appositamente per openspace; nell’opera, la musica, il più universale dei linguaggi e quello più amato dai giovani, si coniuga con l’opera di INVIDEO che nel corso dei 12 anni della sua esistenza ha sviluppato una costante ricerca tra gli eventi dedicati all’arte elettronica e alle nuove tecnologie. “Metal detector” propone un originale momento ludico nel quale lo spettatore può “giocare” con la musica, diventando parte stessa dell’opera d’arte, dell’installazione che si modifica in base alle diverse note musicali suonate con due strumenti (un basso e una chitarra) a disposizione. Ma la mutazione continua…le note e le percussioni prodotte aprono il dataspace di “Metal detector” (immagini, suoni, concetti) a una successiva interazione nella quale la musica o i rumori prodotti, interagiscono con il menù delle immagini che appaiono su alcuni pannelli, creando una particolare forma di video musicale la cui fruizione è esclusivamente tecnologia e digitale.
Nella seconda stanza, contemporaneamente e su tre monitor, allo spettatore vengono proposte le proiezioni di opere musicali tratte dall’archivio di INVIDEO che raccoglie il meglio della produzione video artistica italiana ed internazionale per la video arte, ricerca in elettronica, documentari di sperimentazione: lo sguardo di autori giovani sul mondo musicale.
Le opere proiettate hanno tutte in comune l’elemento della ricerca visuale legata all’elemento musicale. Uno dei monitor propone i video realizzati da nomi noti del mondo visual internazionale come Chris Cunningham, Anton Corbijn, Rob Rombout, jeremy J. Difiore.
Nel secondo monitor si possono vedere le opere di giovani che operano a Milano come i milanesi assemble, con i loro video costruiti sui rap napoletani.